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Schefflera: come coltivare la “pianta dell’ombrello” in casa e in giardino

Redazione 16 Novembre 2025
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Schefflera è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Araliacee, originaria delle aree tropicali dell’Africa meridionale e delle isole del Pacifico. Molto apprezzata in appartamento, la sua diffusione deriva dalla facilità di coltivazione e dall’aspetto elegante: foglie disposte a raggiera ricordano la silhouette di un ombrello, da cui il soprannome popolare. Per chi vive in città e desidera verde senza grosse pretese, la pianta dell’ombrello è spesso la prima scelta.

Il genere comprende oltre 900 specie, per lo più sempreverdi e perenni con portamento prevalentemente arbustivo. Le foglie, generalmente composte da un numero che varia da 5 a 9, sono ovato-oblunche e hanno una consistenza coriacea; molte varietà presentano anche variegature con macchie bianche o gialle sul fondo verde brillante. Questa semplicità estetica unita a robustezza e vigoria rende la schefflera versatile per ambienti interni ed esterni temperati.

In Italia le due specie più diffuse sono la schefflera actinophylla e la schefflera arboricola. La prima, nota come albero dell’ombrello, proviene dalle foreste pluviali dell’Australia settentrionale e in natura può raggiungere i dieci metri. Caratterizzata da una chioma ampia e ordinata, produce in primavera spighe di fiori sottili e cremisi che attirano uccelli e pappagalli: un piccolo micro‑ecosistema tropicale quando coltivata all’aperto.

Per gli spazi chiusi la preferita è la schefflera arboricola, più compatta e spesso venduta come schefflera nana. Le sue foglie sono più piccole, lucide e talvolta variegate con sfumature crema o giallo chiaro, perfette per salotti e uffici. Richiede una buona esposizione alla luce diffusa e tollera la vita in vaso: con poche attenzioni regolari manterrà una struttura armoniosa e un aspetto elegante per anni.

Il terreno ideale è ricco e ben drenato per evitare ristagni che causano marciumi radicali. Un mix suggerito è composto per l’80% da terriccio torboso per piante d’appartamento o terra di foglie/erica e per il 20% da sabbia silicea per migliorare il drenaggio. Ogni 4-5 anni è consigliato il rinvaso in primavera o estate; in alternativa si può rinnovare lo strato superficiale del terriccio ogni due anni. Il vaso in terracotta favorisce la traspirazione e stabilizza il microclima delle radici.

La schefflera non è particolarmente esigente, ma beneficia di una concimazione regolare. Un fertilizzante liquido per piante sempreverdi, ricco di azoto, è ideale: somministrare due o tre volte in primavera e una volta in autunno per stimolare la crescita fogliare e aumentare la resistenza agli stress ambientali. Mantieni le temperature interne tra i 22 e i 25 °C e proteggi la pianta da correnti fredde e da esposizioni a luce solare diretta.

L’umidità è un fattore importante: durante l’inverno l’aria secca dei riscaldamenti può stressare la pianta, perciò è utile nebulizzare le foglie di tanto in tanto. In estate la schefflera può essere spostata all’aperto in mezz’ombra, con nebulizzazioni quotidiane leggere per rinfrescare il fogliame. Temperature inferiori ai 13 °C possono causare ingiallimento e ripiegamento delle foglie, segnali precoci di stress da freddo.

Le innaffiature devono essere regolari ma moderate: nei mesi caldi il terriccio dovrebbe rimanere uniformemente umido nei primi 4-5 cm; in autunno e inverno riduci le irrigazioni della metà. Controlla settimanalmente l’umidità evitando i ristagni nei sottovasi, principale causa di marciume e malattie fungine. Un’azione semplice come svuotare i sottovasi e utilizzare un sottovaso con fori di drenaggio previene numerosi problemi.

La potatura è minima: elimina solo i rami secchi o danneggiati, preferibilmente in autunno. Se la pianta cresce troppo in altezza, esegui tagli di contenimento per riequilibrarne la forma e stimolare la produzione di nuove foglie. Operazioni leggere e mirate mantengono la pianta compatta e ne migliorano l’estetica senza stressarla.

Infine, la schefflera è relativamente resistente ma può subire attacchi di cocciniglie cotonose (con conseguente fumaggine), afidi, tripidi e il fastidioso ragnetto rosso nei periodi caldi e secchi. Tratta gli insetti con prodotti specifici o elimina le parti infestate; per i ragnetti aumenta l’umidità e nebulizza il fogliame. Le malattie fungine sono quasi sempre dovute a eccesso d’acqua: prevenire significa irrigare con moderazione, favorire l’aerazione e non esagerare con fertilizzanti azotati.

In sintesi, la schefflera è una pianta elegante, resistente e adatta sia agli appartamenti sia a terrazze e verande nelle regioni più miti. Con un terreno ben drenato, cure idriche controllate, luce diffusa e qualche nebulizzazione nei periodi secchi otterrai un esemplare sano e rigoglioso. Osserva regolarmente le foglie per cogliere tempestivamente segnali di stress e intervieni con piccoli accorgimenti: così la tua pianta dell’ombrello ricambierà con bellezza e semplicità.

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