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Scopri l’Opuntia microdasys: curiosità e consigli di coltivazione

Redazione 9 Dicembre 2024
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L’Opuntia microdasys, conosciuta per la sua straordinaria bellezza, è originaria dell’altopiano centrale messicano e appartiene alla vasta famiglia delle Cactaceae, che include oltre 300 specie. Questi cactus, noti per le loro caratteristiche piante succulente, sono perfettamente adattati ad ambienti aridi grazie alla capacità di accumulare acqua nei loro tessuti. L’Opuntia microdasys in natura cresce come un cespuglio compatto, raggiungendo altezze fino a ottanta centimetri e diametri di circa un metro.

Questa pianta presenta un fusto ramificato composto da pale ovaliformi, note come cladodi, che possono estendersi fino a quindici centimetri di lunghezza. I cladodi non solo sostituiscono le foglie nella fotosintesi clorofilliana, ma fungono anche da riserve d’acqua, accumulando grandi quantità di essa per affrontare le periodi di siccità. Ogni cladodio è ricoperto da numerose areole, da cui spuntano piccole spine chiamate glochidi. Queste spine, di colore giallo o bianco, possono risultare molto irritanti per la pelle, rendendo prudente l’utilizzo di guanti quando si maneggia la pianta.

Durante l’estate, l’Opuntia microdasys fiorisce con fiori gialli a forma di coppa, donando un aspetto vivace al giardino. La pianta produce anche frutti deliziosi e commestibili, carichi di semi. Se stai pensando di coltivare questa pianta, sappi che la sua manutenzione è piuttosto semplice e non richiede molte attenzioni. Infatti, in alcune regioni dal clima mediterraneo, come Sicilia e Sardegna, cresce spontaneamente.

L’Opuntia microdasys è ideale per i dry garden, ma si presta anche a coltivazioni in vaso. Per garantire una crescita ottimale, il terreno deve essere ben drenante, un mix di terra, sabbia e sassi è l’ideale. Ricorda che questa cactacea ha bisogno di molta luminosità, e teme freddo e gelate, quindi è consigliabile coltivarla all’aperto solo in climi miti. Negli altri casi, sarà utile portarla al chiuso durante l’inverno.

La pianta predilige l’esposizione diretta al sole, sia che venga piantata in giardino che in vaso. Non ha bisogno di abbondanti annaffiature; è importante evitare ristagni d’acqua, poiché possono causare marcescenza. Annaffiala da marzo a ottobre, permettendo al terreno di asciugarsi tra un’irrigazione e l’altra; in inverno, invece, richiederà pochissima acqua.

Ogni due anni, è consigliato rinvasare l’Opuntia microdasys, cambiando il terriccio esausto con uno fresco. La propagazione di questa pianta può avvenire sia tramite semi che per talea. Il metodo più semplice è l’uso delle talee: è preferibile farlo in autunno o prima della ripresa vegetativa. Scegli cladodi privi di biforcazioni e tagliali in modo dritto, interrandoli verticalmente per circa due centimetri dopo che il taglio ha cicatrizzato.

Il substrato ideale per la propagazione è una miscela di terra, sabbia, agriperlite e torba. Anche se le spine non sono molto affilate, è prudente prestare attenzione durante la manipolazione dell’Opuntia microdasys per evitare fastidi cutanei. Tra le varietà di Opuntia, l’Opuntia ficus-indica, nota come fico d’India, è la più diffusa nel bacino del Mediterraneo, incontrabile in regioni come Puglia, Sardegna, Sicilia e Calabria.

Ogni varietà di Opuntia, inclusa l’Opuntia microdasys, ha esigenze simili, ma si differenzia principalmente nei quanti e nella colorazione dei glochidi. Questa pianta è prevalente in Texas e Messico, facilmente riconoscibile dai suoi glochidi bruno-rossastri. Il suo nome deriva dalla combinazione di termini greci che significano letteralmente ‘piccolo’, ‘rosso’ e ‘peloso’.

Un’interessante sottospecie, l’Opuntia microdasys subsp. rufida (foto sotto), è caratterizzata da una struttura ramificata e può raggiungere un’altezza di 250 centimetri. Conosciuta come “Blind Prickly Pear”, è nota tra gli allevatori per il fatto che i suoi glochidi possono danneggiare facilmente gli occhi degli animali.

Se sei curioso di esplorare ulteriori cultivar, considera la cultivar ‘Albata’ (foto sotto), che prende il nome dalla forma delle sue pale simili a orecchie di coniglio e presenta glochidi bianchi, dando alla pala una veste quasi innevata. Altre varietà, come l’Opuntia microdasys var. ondulata, fioriscono in primavera con fiori rosa e producono frutti rossi decorati da glochidi.

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